L’esposizione, allestita a cura del GRUPPO SPELEOLOGICO FLONDAR, è stata ideata con lo scopo di illustrare visivamente alcune attrattive del circondario che possono rappresentare un valido motivo di richiamo turistico.
La mostra si sviluppa secondo una cadenza cronologica, iniziando dalla scoperta dello scheletro di Antonio, un dinosauro erbivoro nelle immediate vicinanze; attraversando la preistoria e l’epoca romana mediante ricostruzioni e un plastico della zona si arriva al Medioevo e alla Prima Guerra Mondiale, a cui è dedicata un’ampia parte della sala, con una ricca esposizione di reperti e di foto, quasi tutte inedite, che descrivono anche i bombardamenti dei paesi e del vicino Castello di Duino. Il tutto è arricchito da un plastico che rappresenta tutta la zona attorno al Monte Ermada come la videro i soldati austro-ungarici ed italiani, morti a migliaia su queste pietraie. Infine una sezione della mostra è dedicata alle origini del Villaggio del Pescatore, con il primo nucleo di dieci case erette a ridosso del Promontorio Bratina agli inizi degli anni 50.